13 maggio 2007 – Pieve di San Lorenzo – Panico – Bologna

Alla fine del 2006 una mia corista, Rossella Campagnini, maestra elementare, mi chiese aiuto per lo spettacolo che la scuola organizzava per Natale. Gli suggerii la lauda Gloria in cielo e pace in terra, la n.91 del Laudario di Cortona, e Rosas das Rosas la Cantiga X de Santa Maria.

I bimbi ottennero un silenzio stupito durante l’esecuzione e l’applauso finale coi complimenti furono ben al di là di quelli scontati di rito, tanto che i genitori hanno chiesto uno spettacolino di analogo “sapore” per la festa di fine ciclo scolastico della classe.

Con poca aspettativa chiedemmo se qualche genitore voleva partecipare, e l’entusiasmo suscitato ha fatto si che ben undici genitori raccolsero l’invito; rafforzai l’organico con chi era disponibile del coro della parrocchia che dirigevo ormai da dieci anni, ma tutti risposero positivamente. Il coro così compaginato si dette il nome di Canto la Bellezza, il ché effettivamente diede forma al sentimento di sé che i coristi hanno assunto.

Tutti si assoggettarono ad apprendere non solo i canti, ma anche una esecuzione non banale, ed a cantare in polifonia, esperienza ignota ai più. Curammo la “recitazione” dei lettori perché le poesie non risultassero infantili, ma comunicative di una esperienza e quindi di un giudizio vero sulla vita. L’impegno di tutti fu sorprendente ed intenso.

Il risultato fu “concerto” titolato Che fai tu luna in ciel?, una meditazione sul senso religioso dell’uomo che intercalava letture di Dante, Leopardi, Michelangelo, a canti che spaziavano da Laudi e Cantigas alla polifonia antica e moderna, e al canto popolare, legati dal desiderio umano di bellezza e compimento, reso struggente dall’evidenza della inefficacia delle nostre forze e immaginazioni.
Nella chiesetta di Panico, diresse la maestra, e io rimasi tra i coristi.

Nei giorni successivi i ringraziamenti della maestra, e le risposte dei genitori rivelarono la ricchezza dell’esperienza fatta. Il coro di Santa Croce ne trasse motivazione ed entusiasmo, iniziando un lavoro che ha arricchito il repertorio e migliorato le capacità e la sensibilità musicale di tutti con vantaggio anche per la qualità del servizio Liturgico mai abbandonato.
Ecco una spigolatura delle reazioni dei coristi.

[…] Ringrazio la maestra Rossella
che in questa occasione è riuscita a farmi scoprire sensazioni ed emozioni che riempiono il cuore.
Spero che continui ad insegnare ai bambini per molto tempo e a trasmettere loro questi valori importanti nella vita. Tantissimi auguri.
una mamma
Tutte le persone sono diverse, ma una cosa sola ci accomuna: il cuore.
Tu, Rossella, l’hai trovato costruendo le basi per questo magnifico concerto in cui tutti diamo il meglio di noi.
un alunno
Questo concerto mi ha permesso di capire molte cose; ad esempio la grande bellezza che si nasconde in questi canti meravigliosi. Oppure, che si può essere felici anche con le cose più semplici ma che ti arrivano al cuore e stanno lì….per sempre.
Ci ho messo tutta me stessa e spero che tu l’abbia capito.
Grazie, grazie per averci coinvolti in un’esperienza così bella e significativa…perché un giorno…potremo ricordare di avere avuto una maestra come te.
un’alunna
[…] In questi due mesi e mezzo abbiamo riscoperto il piacere di cantare, ma anche la voglia di stare insieme e chi l’avrebbe mai detto che in così poco tempo saremmo riusciti a generare tanta bellezza. Concludiamo dicendo che ne è valsa proprio la pena di vivere questa meravigliosa esperienza.
due genitori
[…] Quando cantammo il Non Nobis mi venne d’improvviso la pelle d’oca; mi sentii leggero come un pulcino appena nato. Credo che solo il volo di una colomba possa dare un significato alle mie sensazioni, proprio come una colomba la mia voce si liberava nel cielo.
un alunno
[…] Innanzitutto ti ringrazio per la speranza che mi hai dato, la gioia che questa bella esperienza ha dato a tutti, la speranza che  i bambini imparino che l’impegno, la costanza e la disciplina pagano sempre, la speranza che il “bello” della vita pervada tutti e tutto e che soprattutto ESISTE!; la speranza che nel futuro la Provvidenza, che ci ha così voluto bene in questa impresa, ci accompagni nelle difficili scelte che la vita ci porrà. […]
una famiglia
Be’, che dire… che venisse una cosa carina, ne ero sicura, ma fino a questo punto non credevo proprio!
Anzi, da “addetta ai lavori”, vi devo ringraziare, perché mi avete fatto capire che non è la ricerca della perfezione a far sì che un evento raggiunga un tale risultato, ma l’entusiasmo, la gioia, il divertimento e la passione che ognuno di noi (bimbi compresi) ha messo a disposizione per gli altri.
una mamma musicista
[…] secondo mio padre e me, questa è stata una bellissima occasione per dimostrare a tutti cosa può saltare fuori da delle voci di piccini (o bambini) ed adulti, e da parte mia e della mai famiglia un enorme grazie per averci fatto capire cosa vuol dire cantare con il cuore. […]
una famiglia
Quando stavo cantando pensavo che stavo vivendo un sogno, invece era realtà. Finalmente in quel momento la scuola ideale che avevo sempre sognato si stava realizzando: ero contento, appassionato ed emozionato.
Nell’ambito scolastico è un evento raro in quanto la scuola molte volte è solo nozioni e non partecipazione e riesce solo in casi estremi a valorizzare le nostre inclinazioni.
una alunno
Sensazioni, emozioni, vivere e anche morire. La cosa che mi spaventa di più in tutto questo è l’assurda paura di scordare, perdere, e in qualche modo quindi regredire, o ancor peggio, tradire e rinnegare parte del proprio vissuto.
Perdonami, a volte temo che se tutto ciò che penso ha un senso, sono pazza.
Ma per fissare questo lembo di  vita nel più arcaico dei modi ti scrivo.
Ti scrivo la mia gioia, che so condivisa.
Perché le parole su un pezzo di carta sono stralci di cuore indelebili al tempo.
una mamma
[…] amo tenere tutto al calduccio dentro di me, e questa volta dentro ho davvero tanto … i primi incontri vissuti con il timore di chissà quale prova avrei dovuto sostenere anche perché cantare è sempre stato un grande desiderio e con la guida tua e di Marco ho imparato a “Tirar fuori” la voce come non avevo mai osato fare. Adesso posso dire che non è un’impresa impossibile anche se c’è ancora da lavorarci (intendo sulla mia voce). Detto questo avrai capito che non vi mollo e a settembre ci sarò.
La gioia più grande la sera del concerto? Gli occhietti piccoli e lucidi di Marco (mio marito) che hanno incontrato i miei fuori dalla chiesa (che romanticona dopo quasi 18 anni di matrimonio). È che i suoi giudizi sono sempre molto severi e non è un tipo che esterna facilmente le emozioni, ma i suoi occhi erano proprio lucidi lucidi. E poi mia cognata che è uscita con il fazzoletto umidiccio in mano e i miei genitori che stanno ancora pensando di avere una figlia che alla bella età di 43 anni riesce ancora a stupirli.
Un grazie ancora per tutto il tempo e l’aiuto dato a noi ma soprattutto ai bambini che hanno avuto la possibilità di vivere una cosa così grande.
una mamma
[…] come mamma mi rincuora enormemente sapere che, nella scuola, esistono insegnanti come te ad educare i nostri figli. Come persona, altrettanto enormemente mi rincuora sapere che l’umanità non è perduta fintanto che, con entusiasmo contagioso, ci sarà chi si adopera a trasmettere valori e diffondere amore.
una mamma
[…] con il nostro coro è iniziata una bella esperienza, forse solo per gioco, più probabilmente per l’Amore verso i nostri figli e – perché no? – verso noi stessi.
Oggi in ufficio, tra una riunione e l’altra, inframmezzate da un’arancia e panino davanti al video, mi è uscita questa riflessione, ripensando soprattutto alle prime prove del coro: La nostra Bellezza
ha unito le diversità, le ha difese, le ha valorizzate.
Le nostre voci insieme potranno ancora esserne prova, basta volerlo.
un babbo
[…] Se non fosse stato per la mia maestra e il concerto di Natale, questo coro non sarebbe mai esistito.
Se ce la metteremo tutta potremo diventare veri e propri coristi, ma…lo siamo già!! Perché come abbiamo fatto a conquistare gente che prima non era nel coro, e aver fatto commuovere tutto il pubblico?
Pensa Rossella: io, che prima non amavo cantare, adesso canto anche mentre faccio la doccia!!!
una alunna
[…] è stato bello cantare insieme, anche se molto impegnativo, soprattutto per mio padre, ed anche indirettamente per le nostre famiglie (che dobbiamo ringraziare). Per alcuni genitori è stata la prima esperienza in un coro. Ricordo le prime volte che abbiamo partecipato alle prove, insieme ai nostri genitori, era strano e curioso, girarsi e vedere in nostri genitori cantare, e poi devo dire, anche bene. […]
un alunno
[…] È stata un’esperienza meravigliosa, un’occasione per conoscerci ancora più a fondo. Qualcosa da non dimenticare. Un’occasione per scherzare ma anche riflettere, studiare e “fare un esame di coscienza” […]
una alunna
[…] anche se il concerto l’abbiamo già fatto, mia madre continua imperterrita a cantare.
Spero di poter fare degli altri concerti dove tu dirigi, anche se non sarò più un tuo alunno “tormentone”.
un alunno
Questo concerto non è solamente “riuscito bene”, ma ha anche espresso tutta la bellezza del canto (cosa che il nome del coro spiega molto bene) e i sentimenti dei cantori.
una spettatrice