Canti gregoriani

Quest’estate mi è capitato di andare a messa a Venturina, paesino della Toscana del sud, frazione di Campiglia Marittima. Il celebrante era evidentemente di origine Indiana o Pakistana, ma già all’alleluia mi ha sorpreso per il viva e convincente piglio con cui ha intonato il canto al Vangelo. Ha letto poi il Vangelo in ottimo italiano, e tenuto l’omelia con lo stesso italiano impeccabile, con naturalezza, convinzione e acume. Ripeto: ciò di per se stesso è stata una sorpresa. Alla fine, dopo l’Ite, ha intonato l’Ave Maria in Gregoriano come se fosse usuale, altra sorpresa; ma non è stato abbastanza: l’assemblea ha prontamente risposto senza esitazioni e quasi con la stessa energia che è ancora possibile sentire nel Salve Regina gregoriano là dove chi serve il canto non si vergogna di proporlo. Mi sono commosso, sono andato in sacrestia a ringraziarlo. Grazie padre Ebin.